Ammassi galattici, il segreto è la turbolenza.

Interssantissimo articolo sul Notiziario on-line dell’INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica – che cita il lavoro del nostro astronomo vittoriese Franco Vazza.

Due astrofisici teorici italiani – Gianfranco Brunetti dell’Istituto nazionale di astrofisica e Franco Vazza dell’Università di Bologna – rivelano il misterioso meccanismo all’origine dei ponti radio fra ammassi di galassie scoperti dal radiotelescopio Lofar. La ricerca su Physical Review Letters.
«Sapevamo già che il gas fra due grandi ammassi in fase di collisione viene compresso, ma con le nostre simulazioni abbiamo scoperto che il gas in queste regioni diventa anche molto turbolento, ben prima della collisione vera e propria», spiega Franco Vazza, ricercatore del Difa, che ha condotto queste simulazioni nell’ambito del suo progetto europeo Magcow, finanziato dall’Unione europea per cinque anni.
La scenario proposto, di fatto, promuove le emissioni radio a traccianti della dissipazione dell’energia nei filamenti che collegano gli ammassi e apre una nuova finestra osservativa per l’osservazione e per lo studio della dinamica del cosmic web, ovvero della colossale – ma elusiva – ragnatela nella quale la materia cosmica si raggruppa su scale di centinaia di milioni di anni luce.
«Se questo meccanismo proposto operasse in modo sistematico in tutte le coppie di ammassi interagenti nell’universo e nei ponti di materia che li connettono, in modo simile a quanto mostrato dalle simulazioni», suggerisce Vazza, «ci potremmo aspettare che grazie a Lofar – e in un futuro più prossimo anche allo Square Kilometre Array) – una selva di questa nuova tipologia di oggetti inizi a comparire nelle prossime scansioni del cielo radio, aumentando a dismisura la nostra capacità di studiare il cosmic web».